Mirò della sua arte non fu mai sazio. Sono le cose semplici che lo affascinano e lo travolgono: un filo che si stacca dalla tela, la luna, le stelle, i grilli, un sasso su una spiaggia deserta, il piatto di zuppa di un contadino.
Sono queste piccole idee che lentamente e continuamente germogliano e si trasformano nei suoi quadri.
Ogni cosa per lui è un punto d'inizio, è materia viva, bagliore che predispone a vedere in modo sempre nuovo, energia feconda e inesauribile.
Per lui particolare ed universale sono facce della stessa medaglia, l'uno non vibra senza l'altro. Dalle radici della sua terra fino alle costellazioni dell'universo, Mirò è armonia e movimento.