La Divina Commedia in film? Non lo farò mai! Per una ragione semplice: questo film, Dante lo ha già fatto. È un visivo così geniale, così preciso attraverso le parole, che non vedo quale senso potrebbe avere il fatto di aggiungergli delle immagini”, così il grande regista Federico Fellini rispose a chi gli chiese un suo contributo cinematografico sull’opera di Dante. Eppure la sua vita è come un film.
Sconvolta dalle lotte tra guelfi e ghibellini, tra papi e imperatori, tra idea di nazione e interessi particolari Dante si schiera, prende parte, non ha paura dell’impopolarità e dell’esilio, che anzi lo rende più forte. Capisce il valore che può avere una nuova lingua che superi i dialetti tradizionali parlati dal popolo e il latino, allora riservato a pochi.
Massimo genio della cultura mondiale è stato insieme a Giotto l’ultimo rappresentante di un’epoca ormai al tramonto, quella medioevale, e precursore del Rinascimento che, partendo proprio dalla sua Firenze, illuminò il mondo.
La rivistaDada n° 63 fa riferimento al trimestre lug-set 2021